MONDO LADINO 39/2015


All'interno della rivista annuale MONDO LADINO 39/2015 edita dall'Istitut Cultural Ladin de Fascia, è presente la recensione di Claus Soraperra del libro Scedola Patofies. Qui sotto le due versioni del testo in lingua italiana e ladina.

La maggior parte delle volte l'editoria ladina valuta seriamente i contenuti che quantomeno devono essere adeguati per un libro. Spesso la parte grafica nasce dal bisogno di rendere efficaci i testi e le immagini.
Il progetto grafico di Manuel Riz, Scedola Patofies, realizzato con la collaborazione dello studio grafico Misign di Michael Moling della val Badia, nasce dalla concezione di prodotto artistico particolarmente prezioso, esteticamente bello ed elegante. Il vanto di questa pubblicazione è che può esser considerata un libro da collezione, che si inserisce bene in ogni biblioteca personale di quelle persone che amano l'edonismo editoriale e l'originalità.
Infatti lo stesso autore è un artista originale e particolare, che ogni settimana attraverso La Usc di Ladins ci propone una vignetta. Il libro di Scedola Patofies è una raccolta di tutte le storie autoconclusive che una volta al mese, dal 2007 al 2013 sono state pubblicate dalla Usc di Ladins. Le 68 tavole raccontano in maniera chiarissima la società ladina di questi anno, mettendo in evidenza le potenzialità e i controsensi che convivono giorno per giorno in questo piccolo mondo ladino. Poter osservare e leggere le piccole storie, guardando le figure disegnate con mera e originale coerenza grafica e cromatica non ci fa solo ridere, ma anche apprezzare l'eleganza del layout e della scelta dell'impaginazione.
Le 68 storie occupano la maggior parte dello spazio, ma non possiamo dimenticare che all'inizio c'è anche una parte critica e storica. Niente prefazione ma subito un testo dell'amico Claus Soraperra de la Zoch, che propone per la prima volta la storia della satira ladina, iniziata nel 1910 con la rivista ladina Kokodek! pubblicata ad Innsbruck per idea di Hugo de Rossi, proseguita con Egon Moroder Rusina sul Brunsin e poi con Il Postiglione delle Dolomiti, arrivando al giorno d'oggi con Manuel Riz. Ancora due testi per il lettore il primo dell'autore, attraverso il quale lo stesso racconta come è nato Scedola e la sua storia, il secondo dell' amico Giuseppe Palumbo autore internazionale, di fumetti e disegnatore di Martin Mystere e di Diabolik, che ci spiega come la satira di Riz è molto più efficace e utile di quello che pensiamo per rinforzare il senso di identità tra il ladini.
Il libro pubblicato nel 2014 dal Comun general de Fascia, in collaborazione con la Regione e La Usc di Ladins ha conseguito una menzione speciale del premio "Gran Guinigi" a Lucca dove ogni anno viene premiata la miglior pubblicazione dedicata al fumetto.

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L più de la outes l'editoria ladina peissa dassen ai contegnui che cogn senoauter passenèr te la viesta de n liber. De spes la viesta grafica nasc aldò di bensegnes che i scric o la imagìnes à per poder esser percacentes.
L projet grafich de Manuel Riz, Scedola Patofies, lurà fora en colaurazion col studie grafich Misign de Michael Moling de Badìa, l nasc da na concezion de prodot artistich che vel esser zis prezious, esteticamenter bel e zevil. L valor de chesta publicazion vel esser rencurà ite te na sort de liber da colezion, che troa lèrga te vigni bibioteca personèla de chela jent che ama l'endonism editorèl e l'orginalità.
D'autra pèrt l medemo autor l'é n artist originèl e stramp, che vigni setemèna tras La Usc di Ladins ne met dant na vigneta. L liber Scedola Patofies vel rencurèr duta la patodies che n'outa al meis, dal 2007 al 2013, la Usc di Ladins à publicà. La 68 patofies dèsc na letura da bestia de la sozietà ladina de chisc egn, metan al luster potenzialitèdes e contrasensc che convif vigni dì te chest pìcol mond ladin. Poder lejer jù la pìcola stories, vardan dò a la fegures lurèdes fora aldò de na biota e originèla coerenza grafica e cromatica no ne lascia jir demò na grignèda, ma ence n aprijiament per l'eleganza del layout e de la cernites de enplatament.
La 68 patofies tol lèrga maora, ma no podon desmentièr che dantfora l'é ence na pèrt critica e storica. Nia la "paroles dant fora" ma sobito n scrit de l'amich Claus Soraperra de la Zoch, che tol cà per la pruma outa la storia de la satira ladina, che pontan demez del 1910 co la revista Kokodek! piblichèda a Disproch da n'idea de Hugo de  Rossi, passan per Rusina, per L Brunsin e per Il Postiglione delle Dolomiti, rua zacan enfin a inchecondì con Manuel Riz.
Amò doi tesć per l letor, l prum de l'autor olache l conta coche l'é nasciù l personaje Scedola e sia storia, l second de l'amich Giuseppe Palumbo, autor internazionèl de comics e dessegnador de Martin Mystere e de Diabolik, che ne conta de coche la satira de Riz la deide de più de chel che cherdon a ranforzèr l sens de identità anter i ladins instesc.
L liber publicà del 2014 dal Comun general de Fascia, col didament de la Region, de La Usc di Ladins e de la Generèla, l'à arjont amò in chel an na menzion spezièla del Pest "Gran Guinigi" a Lucca, olache vigni an vegn premià la miora publicazions de fumet.